TEMA DEL CONCORSO
Gli obiettivi principali del Concorso riguardano, in particolare:
- la riorganizzazione e riqualificazione degli spazi aperti, al fine di un miglior uso degli stessi, anche in relazione all’emergenza COVID, che rivaluta e favorisce le attività all’aperto, nel rispetto delle norme di distanziamento igienico sanitario, per attività ricreative, culturali, sportive, conviviali, degli studenti che abitano in residenza universitaria o comunque siano fuori sede; eventi tutti rivolti alla comunità studentesca in sinergia con i quartieri contigui e in genere le città di riferimento; tali spazi, così come evidenziato nel titolo del concorso, devono evidenziare il loro ruolo e funzione di spazi di accoglienza e di incontro, dell’intera comunità universitaria, fatta non solo di studenti, ma di tutte le sue componenti, come docenti, tecnici, personale amministrativo.
- la riconversione in senso ecologico ambientale di tali spazi, attraverso azioni semplici e misurate, finalizzate in ogni caso a ridurre le superfici impermeabili e a incrementare la dotazione di verde e di ombreggiamento naturale anche in funzione dell’adeguamento e della mitigazione delle condizioni ambientali imposte dai cambiamenti climatici;
- la piena accessibilità degli spazi aperti e dei servizi tramite soluzioni progettuali rivolte a eliminare le barriere architettoniche e a favorirne la piena fruibilità per persone diversamente abili, bambini, anziani;
- l’adozione di misure e di azioni riguardanti il risparmio energetico
e la preferenza della produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (solare fotovoltaico, solare termico, altre FER); tali soluzioni andranno indirizzate alla riprogettazione degli spazi aperti, e in prospettiva anche delle vaste aree di copertura degli spazi mensa e degli altri edifici che compongono, sia a Pescara che a Chieti, i complessi edilizi attigui. - la riconnessione degli spazi aperti al sistema dei beni comuni dei quartieri di appartenenza, attraverso il potenziamento dei sistemi di mobilità verde (percorsi pedonali, vie scolastiche, strade ciclabili, zone 30), e la possibile eliminazione e ridefinizione delle strutture di recinzione e di separazione fisica tra aree di servizio universitario e spazi pubblici contigui, pur nel rispetto delle condizioni di sicurezza e di migliore gestione dei servizi.